Martedì, è tempo della solita mattina di corso. Corso preceduto dal piacere sottile di andare a sbrigare una faccenda al CUP e metterci solo cinque minuti, perché il CUP è deserto prima delle nove:niente file chilometriche, niente lotta per sedersi, niente vecchi che sbagliano la fila, nada de nada. Io, la panza bassissima e l'impiegata. Stop. Le gioie della vita.
Al corso l'ostetrica sostituta(la nostra era assente)ci ha parlato ancora delle fasi:travaglio, fase latente, fase espulsiva e secondamento. Avendo divorato libri e Internet so tutto sull'argomento, ma insomma, un ripasso non fa male.
Poi esercizio di visualizzazione rilassante:quello della sfera luminosa. Già fatto, machissenefré, rilassa eccome. L'ostetrica sostituta poi ha anche messo musica simil carillon di sottofondo, tanto per inibire ancora di più le terminazioni nervose.
Poi, visualizzazione apposita per il parto, preceduta da chiacchierata ed esercizi di respirazione.
L'ho trovata utile, rilassante, ed anche molto intensa. Ci ha infatti invitate a immaginare l'istante in cui sentiremo per la prima volta il peso del bimbo tra le braccia, quando ce lo appoggeranno addosso appena nato, bagnato. Non sono riuscita a vedere la sua faccia, e questo nonostante l'ecografia 3-D. Ma l'ho visto, pieno di capelli neri, e ho provato, anche se ancora non posso sapere come sia, a vedere quel momento e a vivere quella sensazione, e sono quasi scoppiata a piangere. Giuro. D'improvviso, groppo in gola, stretta al petto, occhi umidi. E' stato molto intenso.
Poi, fatto strano. A un certo punto della visualizzazione, l'ostetrica ci ha invitate a pensare alla testa del bimbo che preme, e alla cervice che si allarga, e qui cito, "aprendosi come un fiore che si offre al sole".
Quando, alla fine, siamo state invitate a dire come ci siamo sentite durante l'esercizio, una ragazza ha ammesso di aver perso il controllo9 a quelle parole dell'ostetrica. Invece della scena di travaglio idilliaca che stava vivendo fino a quel momento, con il compagno accanto, lei serena e tranquilla, le pareti chiare etc, si è ritrovata a essere travolta da immagini di lacerazione, e sangue, e strappi, e dal disgusto per quella cervice che si apriva.
Ecco, non riesco proprio a comprendere cosa ci sia di disgustoso. Capisco l'ansia, e anche la paura, per il parto:per il dolore, per le contrazione, per l'ignoto, per le possibili complicazioni...Ma il disgusto? Il disgusto per una parte del nostro corpo femminile che fa esattamente quello per cui è stata creata? Cioè, è come avere orrore di vedere un braccio che si flette al gomito.
Ho pensato che fosse strano, poi ho pensato a quelle parole di lei:"Ho perso il controllo".
E ho pensato che è questo che mi spaventa di più del momento del travaglio e del parto. Non ho paura del dolore. Sono nervosa come lo sono di fronte a qualunque altro evento eccitante della mia vita. Quello di cui ho paura è di perdere il controllo di me stessa. Cedere al panico, all'ansia, all'emozione, e non riuscire a gestire le mie sensazioni, fisiche ed emotive.
Anche per questo vorrei che il Fagiolo si decidesse ad uscire, anche se ancora non sono alle 40 settimane. Perché ho la sensazione che più sto qui ad aspettare, più la possibilità che al momento catartico io mi perda sia concreta. Forse mi può aiutare concentrarmi su quella testa di capelli neri e sul groppo in gola della prima parte dell'esercizio.
Corso pre-parto - Parte 6
Pubblicato da
Airin
on mercoledì 12 maggio 2010
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2 commenti:
si, concentrati su quello... io ero completamente incosciente prima del parto e andavo al corso preparto solo per fare amicizia... tutte le cose che ci dicevano sull'autostima, sul fatto che bastano le endorfine naturali per sopportare il dolore... mi facevano ridere (e mi fanno ridere tutt'ora). è inutila starsi a stressare per il dolore, quello c'è, puoi alleviarlo con l'epidurale, ma è tutto talmente imprevedibile che non si è mai preparati. quindi tanto vale godersi le ultime settimane di gravidanza, rilassarsi, coccolarsi, perchè tanto il momento difficile passa, e poi ti mettono sulla pancia quell'esserino delizioso e ti dimentichi tutto. e non aver paura di perdere il controllo, lo perderai ma tanto le ostetriche ci sono abituate!!! :-D
Dopo aver saputo di quella tipa che si è fatta tre ore di sala travaglio cantando a squarciagola le canzoni dei Nomadi, bè...sono certa che se anche perdessi il controllo in modo totale e schizzofrenico non potrei fare peggior figura!^^
Ovviamente scherzo, non mi preoccupo certo di quello che potrebbero pensare chi ho intorno, è proprio la questione "perdita di controllo" in sé che mi piace poco...Forse sono troppo razionale!
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Grazie del commento, e ripassa da qua!^^