E così stamattina siamo andati, io e il Fagiolo, al secondo incontro con la psicologa del corso. C'erano diverse facce nuove, ma anche stavolta niente da fare, tutte sopra ai trenta, e vabbè...
Arrivata al secondo piano, folla di mamme...enormi! Con cuscino e tuta da ginnastica! Panico! Penso, Cavolo, ho sbagliato giorno/ora/corridoio/pianeta...Mapporc, era meglio se stavo a casa a fare quella lavatrice che proprio non mi c'è incastrata...
Poi, una delle mamme molto prossime al parto mi indica un'altra stanza, diversa da quella dove l'altra volta, io sbircio e riconosco qualche faccia. Soprattutto, le pance sono tutte più piccole, quindi capisco di essere nel posto giusto.
Oggi l'atmosfera era decisamente più informale, tanto che diverse volte invece che una chiacchierata collettiva ci siamo ridotte a chiacchierate a due o tre con le vicine di sedia. La conversazione si è rivolta su vari argomenti. Anzitutto abbiamo interrogato a mitraglia l'unica presente che è al secondo parto, con la fatidica domanda: ma quanto fa male, davvero, partorire?
La sua risposta è stata abbastanza vaga, conclusa con un, "Ma tanto poi si scordano, quei dolori...".
Mah, non ne sono mica così convinta. Cioè, magari una volta che hai il tuo bimbo li metti in prospettiva, qualcosa che è servito ad arrivare a quel risultato magico, e quindi non una sofferenza fine a se stessa, come quella dovuta a malattie o incidenti. Magari intendeva questo, la signora? perché a me pare assurdo che ci si possano dimenticare così dei dolori del genere, a meno che non sia tutto un mito e in realtà partorire sia una passeggiata sulla spiaggia in primavera. Ho i miei dubbi...
Altro dibattito: il neonato viene lasciato in camera con la mamma in ospedale, è giusto o sbagliato?
La psicologa sostiene che con il tempo si è riconosciuta l'importanza delle prime ore per la creazione del legame madre/figlio, che un neonato è già abbastanza scioccato dall'evento della nascita e non deve essere abbandonato nella nursery tutto il giorno e vedere la mamma solo per le poppate...Mah. Io sarò cinica e crudele, frustatemi senza pietà, ma...insomma, una donna sarà pure stanca dopo aver partorito, la vogliamo far riposare in pace almeno qualche ora? Poi, ovviamente non ho figli quindi non ho esperienza. Magari quando finalmente il Fagiolo sarà nato sarò così in ansia, o agitata, o emozionata, che non chiuderò occhio neanche se me lo mettessero a cento chilometri di distanza. Chissà...
Anche oggi seduta piacevole, ma tutti i racconti che ho sentito mi stanno vagamente facendo salire l'ansia da parto...
Corso pre-parto - Parte 2
Pubblicato da
Airin
on martedì 23 marzo 2010
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Sentirsi mamma
2 commenti:
Ciao, bentrovata.. ansie da parto normalissime :) io sono fortunata perchè con l'epidurale è andata molto bene e il tutto è stato molto attivo e partecipativo, ma poco o nulla doloroso. sulla questione del rooming-in (tenere subito con sè il bambino) è vero che le prime ore sono importanti, ma è sacrosanto il tuo riposo per qualche ora. magari troverai una soluzione flessibile. sentiti libera...non accettare pressioni altrui :)!
Ciao, grazie del commento!^^
Sull'epidurale ammetto di non saperne granché, nel senso che non ho ancora avuto incontri con l'ostetrica, e le storie raccontate variano da persona a persona, quindi a riguardo ho le idee confuse. Comunque, l'ospedale dove ho deciso di partorire non offre questa possibilità, quindi ci devo giocoforza rinunciare, anche nel caso l'avessi voluta...
Quanto al rooming-in, stesso discorso:appena avremo gli incontri con l'ostetrica le chiederò esattamente fino a che punto in quell'ospedale sono flessibili!
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