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In partenza

Domattina partiremo per il primo viaggetto in tre. Andremo a Milano a trovare zii e cuginetti, giusto per una notte:domenica dopo pranzo ripartiamo.
Confesso di essere un po' tesa.
Tutti mi dicono di non preoccuparmi, poiché tanto in auto i bimbi dormono. Ho già detto alla Metà-della-Mela che finché il Piccolo Piranha(con due denti, Zanna Bianca non era più adatto)non scolli il piede dall'acceleratore, e che se deve far pipì se la tenga buona e a cuccia.
In effetti, l'auto è soporifera anche per il Piccolo Piranha insonne, ma è anche vero che così tante ore di fila non dorme mai, neanche di notte, perciò...ho un po' di timore.

Oggi preparo la valigia:è il trolley rosso che ho portato in ospedale, e mi ha messo molta nostalgia tirarlo fuori. Le paranoie assurde su cosa si doveva portare in reparto, l'emozione nel riporvi quei vestitini così minuscoli e ancora intoccati, scegliere con cura il completo verde mela per il primo giorno e quello giallo per i successivi, il cuore in gola mentre me lo tiravo dietro e entravo in reparto...

E adesso ho un piccolo omino, con i suoi mini jeans e le sue felpe, che con disinvoltura si gira da pancia sopra a pancia sotto, si mette a gattoni e scorrazza tranquillo, e quando è stanco si mette a sedere e cercandomi con gli occhi scandisce "Mamma" senza problemi.

Un omino con la sua valigia, in cui stiperò ottomila cambi completi, perché è in grado di dover essere cambiato quattro o cinque volte al giorno. Con il suo piattino, e la sua pappa nel termos, e le sue scarpine a strappo, pronto a partire.

Speriamo in bene! Già, perché se il viaggio d'andata dovesse essere un disastro, il guaio è che dovremmo comunque tornare indietro!
Sento un brivido...

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