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Rosa & Blu

Tramite questo post scritto da LaLaura ho scoperto il tema del mese del sito Genitori Crescono.
Approfittando del fatto che il Fagiolo dorme, vorrei provare a buttare giù due righe a riguardo.

Il Fagiolo ha solamente quattro mesi e mezzo, circa. Eppure, la sua identità maschile dovrebbe essere già perfettamente formata, se diamo retta al mondo esterno. Mi spiego. Per tutta la gravidanza mi sono accanita per cercare per lui tutine e completini di colore altro dall'azzurro. Per carità, blu e azzurro sono i miei colori preferiti, e mi va più che bene che abbia anche capi d'abbigliamento di questi colori. Tuttavia, il punto è che era veramente difficile trovare indumenti per neonato di altri colori. Ho scovato un completino giallo e uno verde mela, che tra l'altro ha indossato appena nato in sala parto. Poi un tripudio di azzurro chiaro, color cielo, blu cobalto, blu profondo etc. Se buttavo un occhio dalla parte delle bambine, bè...rosa, viola, giallo, verde...l'intero spettro cromatico. Perché? Passi per il rosa:ormai è il colore standard per identificare una femmina, e forse, ma dico forse, visto che i neonati effettivamente non si distinguono molto bene(quante volte ci sentiamo chiedere "Che amore!E' maschio o femmina?")si associa il rosa alle neonate e il blu ai neonati per capire, per distinguere, un po' come i fiocchi nascita appesi alle porte.

C'è di peggio però. Mi ha fatto impressione una conversazione avuta con mia mamma quando il Fagiolo era proprio piccolino. Mi chiese come se la cavava la Metà-della-Mela, e io le risposi con la verità:che mi aiuta molto, gli cambia il pannolino non tirandosi indietro neanche davanti ai rifiuti solidi(si fa per dire), gli da' un biberon alla mattina presto per farmi dormire un po' dopo le nostre notti di guerriglia(questo adesso, ovviamente, da quando ho smesso di allattare), si sforza di calmarlo anche quando il cucciolo urla isterico e non c'è niente da fare, vuole me. Partecipa, insomma. Aiuta. Collabora. E' innegabile che il maggior carico di lavoro sia mio:perché il latte è giusto che glielo dia io, perché lui è tutto il giorno a lavoro, perché io sono la mamma e il Fagiolo mi ricerca continuamente. Ma la Metà-della-Mela c'è. E questo stupiva un po' mia mamma perché "ai nostri tempi", mio babbo si guardava bene dal cambiarmi, lavarmi o che. Intendiamoci, adoro mio babbo e ricordo bene come da piccola giocavamo insieme...però c'erano cose che proprio non gli competevano. Cambiarmi il pannolino. Vestirmi(mi ricordo che mi allacciava le scarpe, quello sì). Andare alle riunioni con gli insegnanti a scuola.

La questione di genere quindi è veramente complessa, perché è complicato individuare dove finiscono le differenze biologiche e genetiche e dove iniziano quelle culturali. La differenza tra mio babbo e la Metà-della-Mela sembra evidenziare che qualcosa stia cambiando. Ma conosco padri che ancora si comportano come il mio.

Ricordo di non aver mai giocato con le bambole:mai piaciute. Ricordo di aver giocato con le macchinine di mio fratello maggiore, con i suoi mostri, di aver corso per i prati sbucciandomi le ginocchia e di essermi arrampicata sugli alberi assieme ai miei amichetti maschi di quartiere, e mai una volta i miei genitori mi hanno detto:"Sii più femminile!". Mi chiedo però cos'avrebbero fatto se invece di essere stata una bambina che giocava con He-Man fossi stata un maschietto che voleva pettinare le Barbie. E mi chiedo sgomenta come reagirei io se il Fagiolo, un domani, mi chiederà un bambolotto per poterlo pettinare o la mini cucina per preparare finti banchetti. Vorrei poter scrivere con incrollabile certezza che se accadrà mi limiterò a sorridergli, accontentarlo e pensare tra me:"Certo diventerà un parrucchiere! Di sicuro sarà uno chef!". Ma ammetto con vergogna che non ne sono così sicura.

Che fare dunque? Io credo che a questo punto l'unica sia sforzarsi di mostrare al Fagiolo un esempio di coppia paritaria. Una coppia che si rispetta reciprocamente, in quanto io femmina, lui maschio ma entrambi esseri umani, esseri umani con un progetto comunque che si chiama famiglia. Una coppia dove io faccio il bagno al bimbo, ma magari lui lo cambia quando torna a casa la sera. Io cucino, lui lava i piatti. Io lavo e stiro, lui mi aiuta pulendo la lettiera del gatto (abitudine acquisita in gravidanza). Dove, per questioni di tempistiche, sono io di solito a lavare, vestire e cambiare il piccolino, ma dove se capita lui è perfettamente capace di farlo al posto mio.
Vorrei insegnargli a non diventare un domani un babbo che comprerà solo tutine rosa confetto alla figlia.

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2 commenti:

CosmicMummy ha detto...

condivido tutto quello che hai scritto e soprattutto anche io ho sempre trovato difficoltà con i colori delle tutine... e anche con i vestiti per bimbi più grandi, non è che ci sia poi tanta varietà, anzi forse è addirittura peggio. per le femmine colori vivaci, per i maschi grigio e blu scuro. io invece se trovo lo vesto anche di rosso, per esempio, che non è affatto un colore da femmina. certo evito il rosa in tutte le sue tonalità e sfumature... da neonato ci tenevo a vestirlo con colori maschili (ma non solo celeste!) perchè il fatto che potesse essere scambiato per una femmina - cosa che poi accadeva ugualmente - mi dava fastidio, perchè mi sembrava come se non avessero capito chi fosse veramente. è come quando scopri il sesso in ecografia: fino ad un secondo prima non ti importava se fosse un maschio o una femmina, ma quando lo sai è come se avesse preso automaticamente una sua personalità e identità. diventa qualcuno e non più un essere asessuato e indefinito. e così con il neonato, e il bambino poi: lui è lui e non è nessun altro. è un individuo, una persona, e come tutte le persone ha un sesso. le differenze fra uomo e donna sono bellissime e non c'è motivo di nasconderle. per me pari opportunità significa avere le stesse ambizioni e le stesse possibilità pur rimanendo diversi. e non si è meno uomini se si cambia un pannolino, così come non si è meno donne se si lavora 8 ore al giorno.

Airin ha detto...

E le riviste? La pagina dedicata alla moda per bambini...quasi sempre sono vestiti per bambine! Che è, i maschi devono andare in giro nudi? E comuqneu, la famosa battuta di cui al post successivo, bè...continuano a dirla anche se è vestito tutto di azzurro!

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