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Nataliamo...


La vigilia è stata frenetica, mentre il Natale è stato intenso ma familiare e piacevole, come sempre.
La mattinata è iniziata tradizionalmente con l'apertura dei regali...quasi tutti, com'è doveroso, di pertinenza del Piranha.
Il Piranha adesso è proprietario orgoglioso di un tavolo ricoperto di ammenicoli sonori a firma Fisher, di vari attrezzi, di un trenino di legno e di un camioncino di legno, di un'aereo Mickey Mouse, di una felpa di Flash e di una sciarpa Scooby-Doo, per non parlare di altre automobili, costruzioni, un dinosauro parlante e cantante e altri che non sto a lenecare. Dovrò affittare un box per riuscire a trovare spazio per tutto.
Quest'anno poi, con le sue altamente evolute capacità manuali, l'apertura dei doni è stata molto più partecipata. All'inizio strappava la carta un lembo per volta, con ritmo lento e controllato, assaporando ogni "Strap!" col gusto di un appassionato di musica classica alla prima della Scala. Poi, spronato da me che non intendevo star sotto l'aslbero fino a Pasqua(divorata dalla curiosità di scoprire cosa si celasse sotto alla carta) ha accelerato. Alla fine si è ritrovato seduto in mezzo a un mucchio di giocattoli con l'aria di chi pensa: "Wow, che è successo?"

Pranzo dai miei, e domani pranzo dai suoceri. In famiglia, insomma.
La cosa più bella? Probabilmente percependo l'atmosfera festosa, sicuramente vedendo quanto felici e sorridenti fossimo io e la Metà-della-Mela, il Piranha è stato ridente e soddisfatto tutta la giornata, e ha anche evitato alcuni dei suoi capricci più classici, per esempio lasciandoci pranzare in tranquillità(almeno per la gran parte del pranzo pantagruelico cucinato da mia mamma...). Rideva, saltellava, giocava...Sembrava così appagato e così...grande, da farmi salire le lacrime agli occhi.
Davvero un Natale magico.

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