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Nataliamo...


La vigilia è stata frenetica, mentre il Natale è stato intenso ma familiare e piacevole, come sempre.
La mattinata è iniziata tradizionalmente con l'apertura dei regali...quasi tutti, com'è doveroso, di pertinenza del Piranha.
Il Piranha adesso è proprietario orgoglioso di un tavolo ricoperto di ammenicoli sonori a firma Fisher, di vari attrezzi, di un trenino di legno e di un camioncino di legno, di un'aereo Mickey Mouse, di una felpa di Flash e di una sciarpa Scooby-Doo, per non parlare di altre automobili, costruzioni, un dinosauro parlante e cantante e altri che non sto a lenecare. Dovrò affittare un box per riuscire a trovare spazio per tutto.
Quest'anno poi, con le sue altamente evolute capacità manuali, l'apertura dei doni è stata molto più partecipata. All'inizio strappava la carta un lembo per volta, con ritmo lento e controllato, assaporando ogni "Strap!" col gusto di un appassionato di musica classica alla prima della Scala. Poi, spronato da me che non intendevo star sotto l'aslbero fino a Pasqua(divorata dalla curiosità di scoprire cosa si celasse sotto alla carta) ha accelerato. Alla fine si è ritrovato seduto in mezzo a un mucchio di giocattoli con l'aria di chi pensa: "Wow, che è successo?"

Pranzo dai miei, e domani pranzo dai suoceri. In famiglia, insomma.
La cosa più bella? Probabilmente percependo l'atmosfera festosa, sicuramente vedendo quanto felici e sorridenti fossimo io e la Metà-della-Mela, il Piranha è stato ridente e soddisfatto tutta la giornata, e ha anche evitato alcuni dei suoi capricci più classici, per esempio lasciandoci pranzare in tranquillità(almeno per la gran parte del pranzo pantagruelico cucinato da mia mamma...). Rideva, saltellava, giocava...Sembrava così appagato e così...grande, da farmi salire le lacrime agli occhi.
Davvero un Natale magico.

Il natale secondo il Piranha


Natale è la mia festa preferita. Credo che sia anche quella più sentita in Italia, perché è la sola che mobilita tutti, che accende le case e le strade, che fa scaturire parole di auguri tra perfetti estranei ogni volta che si esce di casa per andare anche solo a comprare il pane. L'atmosfera natalizia è magica, mi mette sempre allegria, mi da' gioia, è speciale...e il Natale con un bambino piccolo per casa è doppiamente magico!
L'anno scorso il Piranha era un pescetto di sette mesi, e a parte un blando interesse per le luci dell'albero e una gioia pura quando la mattina di Natale giocava tra le cartacce dei doni aperti, la cosa è finita lì.
Quest'anno i mesi sono diciannove, e l'entusiasmo è più...diciamo che è più coinvolto.
Prima di tutto l'albero deve stare rigorosamente acceso, fin dalle prime luci dell'alba. Appena entra in sala, subito punta il dito, "Babbe'o!" e guai a non accontentarlo. perfino la pappa passa in secondo piano. Finché le luci non sono accese non si può far nulla, guai.
Una volta accese, l'albero perde ogni interesse. Intendiamoci, ha fatto un tentativo di afferrare una delle palline una volta, spingendosi cauto in avanti con il ditino indice, conscio di essere su un terreno pericoloso. Il nostro "No." deciso e severo l'ha colto alle spalle come una fucilata, e da allora non ha più riprovato e ha ignorato l'alberello...luci a parte.
Anche i regali sottostanti sono fonte di facili entusiasmi. Una volta comparso il primo regalo, mi ha guardato confuso, e gli ho spiegato che apriremo tutti i nostri bei pacchetti colorati la mattina del 25.
La mattina seguente, il Piranha ha nuotato verso di me col regalo in mano e il sorrisone. "Mamma?"
Ehm, no. Certo, è mattina ma non la mattina giusta. Vaglielo a spiegare.

La tragica fine di Morfeo


In altri post, ho già parlato dell'eterna lotta tra il Piranha e Morfeo...Ultimamente pare che Morfeo, più che latitante e scansafatiche come suo solito, sia dato per spacciato.
Al ritmo di una volta alla settimana, e due notti di fila(questa e la scorse notte), il Piranha fa l'animale notturno. Può stare sveglio anche tre ore di fila, con punte di cinque ore, e la cosa che massacra le terminazioni nervose genitoriali è che...piange. Dici, sta sveglio perché di suo non dorme, evvabbè rassegnati. No, se ne sta sveglio ma si lagna e piange, e si struscia gli occhi, e sbadiglia, e vuole che tu stia con lui a coccolarlo così sta sveglio lo stesso ma sta silenzioso.
E' asciutto.
Gli do' da bere.
E' bello al calduccio.
Che cavolo piange?
Saranno i denti? va bene, li mette a ritmi vertiginosi, ma insomma, non si può dar la colpa di tutto ai denti.
Noi non sappiamo più che fare. Il cumulo di ore di sonno mancate inficia anche una sana relazione col Piranha, perché spesso, passata la prima ora, ma anche meno, di tentativi di riaddormeno falliti, scatto di nervi, e la Metà-della-Mela pure. Ovviamente il Piranha si spaventa e piange di più, e una volta innervosito chiaro che non si addormenta.
Queste ultime due notti ci hanno provato al punto da minare tutto il sistema di principi notturni che finora aveva guidato la nostra condotta a proposito dell'argomento nanna.
Ovvero:l'ho preso in braccio e l'ho - orrore - addormentato in braccio, e addirittura lo abbiamo portato nel lettone, mai fatto. Così, lui continuava ad agitarsi e a non dormire, e noi nemmeno, ma almeno eravamo sdraiati al calduccio.
Siamo alla frutta.
Se qualche mamma conosce un rimedio sicuro, ce lo faccia sapere.

A volte ritornano


Ultimamente ero così stanca alla sera che preferivo limitarmi a leggere Internet, invece che scrivere in prima persona...così il mio blog è un po' morto...
Ma da oggi si riparte!
E per confermare la mia rinascita ecco un nuovo layout! Che ve ne pare? Ho perso un po' di widget incompatibili con questo layout ma pazienza, sopravviverò...

La mammina qui presente ha deciso di riprendere a formarsi! Non mi sono iscritta alla magistrale, no, troppo impegnativa in questo momento(aspettiamo almeno l'asilo...)ma a qualche...corso di aggiornamento, diciamo così.
Ho frequentato un laboratorio di otto lezioni interamente online di Traduzione per bambini e ragazzi una bella esperienza. Tradurre(qualsiasi tipo di traduzione)è davvero il mio obiettivo principale, ma entrare nel mondo dell'editoria è davvero davvero difficile...inoltre non sapevo da che parte cominciare. Grazie a questa breve esperienza posso dire di essere un po' più scoraggiata di prima, visto che ho appreso di prima mano quanto sia davvero davvero difficile trovare spazio, ma allo stesso tempo inizio a intravedere una strada da seguire se vorrò seriamente iniziare questa professione. Una strada ancora vaga e nebulosa, e molto molto ardua, ma almeno c'è.
Venerdì poi, se tutto va bene(numero minimo di partecipanti)inizierò un corso di spagnolo, e in più conto di iscrivermi a un altro di questi laboratori, precisamente circa la traduzione di testi turistici (sono toscana, il turismo mi tange).
Speriamo che da tutto questo studiare esca fuori qualcosa. Se qualcuno in lettura è un editore o qualcosa di simile e ha da propormi qualcosa, batta un colpo!

Siccome è un blog mammoso, parliamo del Piranha? Si fanno progressi in materia di dentizione(ma QUANTI ne mette? Non si ferma più!), in materia di vocabolario (Fojie-Foglie; Tovve-Torre;Babbe'o-Albero;Fioje-Fiore e la grande conquista, Ziuzziu-Ciuccio)e anche in materia di autodeterminazione.
Già sapeva dire no, e adesso ha imparato anche a dire Sì. Somma gioia. Finalmente iniziamo a capirci qualcosa, non bisogna più tirare a indovinare, perché gli si può chiedere che cosa vuole, e aspettarsi di sentirsi correttamente rispondere Sì o No.
Il problemino collaterale è che dice spesso No. Molto spesso. Anticiperà mica la fase dei due anni? No perché, tra no ripetuti di frequente e i capricci molto scenografici di cui è stato protagonista, inizio a preoccuparmi...ne riparleremo.

Ma è Natale! Che meraviglia! Adoro il Natale!! Peccato che sono completamente incapace di creare decorazioni da sola, non sono proprio portata per la manualità. E che cosa mettere sotto l'albero per il Piranha? Io e la Metà-della-Mela brancoliamo nel buio. I nonni B gli hanno preso un tavolo-gioco della FisherP. mentre i nonni A una versione ampliata della sua adorata-idolatrata-venerata-amata fattoria che suona e canta. E noi?