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Balla col lupo


In questo post avevo parlato del linguaggio segreto del Piranha...da allora la situazione vocaboli non è migliorata molto, praticamente niente di nuovo.
In compenso, abbiamo per le mani un futuro imitatore che memorizza e assimila a velocità supersonica.
Cinque o sei volte al giorno, assistiamo a questa scena.

Interno giorno.
Piranha che gioca, ridacchia, ricerca attenzione(ogni momento è buono, pe' dilla tutta...)
Io: Piranha, come fa il treno?
Lui: Tu-tu(Abbreviazione del famoso fischio Tu-tuuuuu...), guardandoti a malapena, è talmente ovvio ormai...
Io: Bravo amore! E il cane, come fa il cane?
Lui: (Ridendo fiero)Bu-bu!
Io:Bravissimo! E la mucca?
Lui: (Labbra chiuse, boccuccia in fuori, dire che mi fa rotolare dalle risate è poco)Mmmmmmu...
Io:(Ormai volano gli applausi) Bravissimo tesoro! Che bravo! E il topolino, come fa?
Lui: Arriccia il naso, chiude gli occhi, ridacchia coi dentoni in fuori(E ha dei denti da cavallo, è la reincarnazione di Funari...)e inspira col naso. Esilarante.
Io:(Fiori sul palcoscenico, a questo punto)Ma sei fantastico, bravo! E la balena che sbuffa?
Lui: labbra arricciate e chiuse, ed espirare forte. Prrrr!
Spiegargli dello sfiatatoio e che respira, a sedici mesi, è troppo...la balena sbuffa...e anche il cavallo sbuffa, e lo stesso suono viene prodotto anche alla richiesta di soffiare o di fare pernacchia: mio figlio è già multitasking!
Io: (ormai ho finito gli epiteti, il proscenio è colmo di boccioli di rosa e ho le mani spellate)Bravo bravo bravo! E la tigre?
Lui: (Faccia aggressiva, calatissimo nel ruolo)Aaahm!
Ovvero il suono di qualcuno che mangia.

Stasera però mi ha stupito. Non so perché(o meglio, lo so, ma è troppo intimo per scriverlo qui...Vi basti sapere che ho fatto shopping per me e per la Metà-della-Mela da Intimissimi per la pseudo prima notte di nozze...ogni scusa è buona, eccheccavolo!)mi è venuto in mente di chiedergli come fa il lupo.
Io: Amore, e il lupo? Come fa il lupo? (Tono di sfida tipo, non lo sai eh?)
Lui: (Sguardo astuto negli occhi alla te frego) Aaauuuuu!
Silenzio in casa, braccia cadute.
In nessuno dei suoi libretti compare il lupo perciò è un animale che non gli ho mai mostrato,imitato, raccontato.
O c'è lo zampino delle nonne o non so proprio dove l'abbia imparato.
Che sia l'istinto animale?

Preparativi - Parte 3


Step 4. L'abbigliamento.
Niente abito da sposa per me né completo per lui. Però non mi andava di andarci con un vestitino e via. Visto che ho la scusa, per una volta nella vita...così ci siamo serviti presso una boutique qui al paese che vende roba di classe, Cavalli, Armani etc.Al mattino, è il turno della Metà-della-Mela, accompagnata da me.
Esce dal negozio un'ora dopo tutto in Armani, jeans e altro, non scrivo troppo per non sciupare l'effetto sorpresa.
Io ci torno il pomeriggio, con mia mamma. La Metà-della-Mela non deve vedere-sentire-sapere nulla, e che diamine! Rimaniamo...ore. Me ne provo circa una decina. Parto in lungo, ma non mi convince, opto per un'altra tipologia di abiti.
Alla fine rimango indecisa tra un Armani grigio a tubino che mi colloca di diritto sull'altare delle eleganti assieme alla Hepburn e alla principessa Kate, e un altro completamente diverso. Alla fine, dovendo scegliere, con la morte nel cuore rinuncio all'Armani, troppo grigio(vesto spessissimo di grigio in inverno), e opto per il secondo, più frizzante, più...non dico altro. E' di Castellani, se vi interessa. Dovrò cercare decolleté nere...o forse stivaletti alla caviglia. Vorrei tacco vertiginoso, ma devo sottostare a due considerazioni di tipo pragmatico di notevole rilevanza.
1)Non posso e non voglio diventare più alta di lui;
2)Non ci so camminare e non vorrei sposarmi in bianco...gesso.
Fatto sta, in un giorno, gli sposi si sono vestiti.
Rimane da vestire il Piranha.

Step 5. Il bouquet.
Anche se non ho l'abito, mi è stato consigliato di farlo lo stesso. Ne ho parlato con mamma e suocera, e alla fine ho selezionato un bouquet piccolo e lineare, classico, chiaro e monocolore. Tanto per avere qualcosina in mano.

Step 6. L'aperitivo.
Semplice come il pranzo, per ringraziare chi vorrà liberamente venire ad assistere all'evento epico. Abbiamo contattato un locale e un albergo in zona, ma ci offrivano cose elaborate, buffet e quant'altro. Non faceva per noi, e poi sarebbe stato un salasso economico notevole, non in linea col tipo di nozze che abbiamo in mente.
Alla fine quindi ci limiteremo a scendere a un caffè a due passi, che abbiamo avvisato dell'afflusso extra di clientela quella mattina, e ordinare e servirci a piacimento. Semplice e diretto.

A meno sedici giorni, è quasi tutto pronto, e senza spenderci troppo tempo ed energie, rivolte altrove in questi giorni.

Preparativi - Parte 2


Step 2. Le fedi.
Qui, il giallo irrisolto. Abbiamo visitato quattro gioiellerie e visionato sempre la stessa accoppiata. Due vere classiche, oro bianco, stesso peso e sempre stessa misura del dito in ogni luogo. Non vi so dire della marca, onestamente. Fatto sta che in tre su quattro hanno pesato l'anello e ci hanno dato un prezzo basato sul prezzo di mercato al grammo dell'oro bianco. In una invece le fedi erano già prezzate, circa cento euro di più ad anello. Mah.
Comunque, le fedi sono state ordinate della giusta misura, poi provate(non l'ho potuta vedere al dito assieme all'anello regalo della Metà-della-Mela che ho all'anulare da anni, l'anello è in oro bianco e l'ho lasciato in consegna per farlo rodiare). La prova principe è stata verificare che entrassero in maniera disinvolta, non è proprio il caso d'incontrare inghippi del genere al momento cruciale. Ci manca che lui non riesca a infilarmela alla prima e gli scappi il classico moccolo livornese. Adesso aspettiamo che ce le riconsegnino incise. Altra cosa da depennare dalla lista. Rapido e indolore.

Step 3. Il pranzo.
La gioia, la commozione, l'eccitazione, ma poi l'importante è mangiare, che a tavola se ne ragiona sempre meglio. Il pranzo sarà una cosa intima, tra familiari strettissimi, e si svolgerà nel salotto di casa dei miei, che è davvero molto grande. Ora, mia mamma, bontà sua, era già tutta in fibrillazione, cucino questo, quello e un po' di quell'altro, tirava giù libroni di cucina della stazza del Devoto Oli, rispolverava vecchi menù di pranzi di nozze di decadi prima, era pronta finanche a telefonare direttamente al guru della cucina di moda adesso, la Parodi. Ma a me sinceramente l'idea di mia mamma che il giorno prima dell'evento si mette ai fornelli cucinando risotti e arrosti. Così abbiamo deciso di rivolgerci a una ditta di catering. Sareste sorpresi di scoprire quante agenzie del genere ci sono anche in un piccolo paesino come questo.
Comunque, prenderemo tavoli a noleggio, con tanto di tovaglie, sedie, copri sedie e sotto piatti. Andrò giovedì a scegliermi il colore della tovaglia. E ci prepareranno anche le cibarie. Il menù non è ancora stato deciso, aspetto e-mail a breve. Vi farò sapere a matrimonio consumato.

Preparativi - Parte 1


Non starò a spiegare come dove e perché un'anti matrimonio come me ha infine deciso di sposare la Metà-della-Mela. Non riporterò le nostre discussioni, i nostri dubbi, i come e i perché. racconterò delle reazioni altrui all'inattesa notizia.
Però vi racconto come sta andando. Il matrimonio è iper semplice.
Nozze civili. Niente abito da sposa per me né completo per lui. Niente partecipazioni, bomboniere, regali, pranzo di nozze e viaggio di nozze. Con la fortuna che ho mi sballerano pure le Rosse e ce le avrò durante la cerimonia.
Il sì, poi un aperitivo informalissimo con gli amici venuti ad assistere allo sposalizio, poi pranzo a casa con i parenti strettissimi(Ovvero i miei, mio fratello, i miei cognati, e i suoceri).
La data è il 15 ottobre.
Come si organizza in un mese? , si fa in molto meno.

Step 1. Burocrazia
La odio e la detesto, ma si deve fare. Perciò, dodici ore dopo aver deciso di sposare(battiamo il ferro finché è incandescente...)puntatina all'ufficio dello stato civile del comune. Qui lavora la mia ex vicina di casa(cioè è tuttora la vicina dei miei). In pochi minuti, avvia automaticamente le procedure per le pubblicazioni, e ci avverte che saranno pronte la settimana successiva. Poi ci da' il bollettino da versare in posta per il noleggio della sala comunale del Castello Pasquini(vedi foto a inizio post), che è decisamente meglio del suo ristretto micro ufficio. Infine, ci da' il foglio da compilare in cui dobbiamo indicare i due testimoni di nozze e se scegliamo il regime di comunione o divisione dei beni. Poi si commuove vistosamente quando le chiediamo di essere lei a legarci dinanzi alla legge. Se lo devo fare, preferisco una faccia amica a un'estranea totale.
Usciamo da lì con la sensazione di essere a un passo dalla ghigliottina, dell'inevitabile che scivola su di te. ormai siamo in ballo, ci diciamo.
Il destino poi ha un modo tutto suo. Più noi - io - siamo riluttanti più le cose ci precipitano incontro. I giorni prima di un esame si accartocciano sempre uno sull'altro no? mentre quando dovevi aspettare il primo giorno di vacanza il tempo scorreva via lento e lento e lento. In due giorni le pubblicazioni sono fatte. Torniamo su a firmarle. La lettura delle medesime mi fa sorridere.
Dichiarano di non aver contratto precedenti matrimoni. Sono contraria a questo, figuriamoci.
Dichiarano di essere lucidi e nel pieno possesso delle loro facoltà mentali. Oddio, ogni tanto ho dei dubbi...dici che le dovrei dire che quando guardo i cartoni animati da 0 a 3 anni con il Piranha mi diverto più io di lui?
Dichiarano di non essere imputati di tentato omicidio ai danni del futuro coniuge. Oddio, ma che è, un set di Dario Argento?
Ma insomma, firmiamo. Fatto. Meno uno.

Vacanze


E ce la fecero.
Siamo stati un week end in un agriturismo a Castelnuovo Garfagnana.
Per quanto breve, la prima vacanza in tre, con il terzo elemento fuori dalla navicella di contenimento e già autonomo dal punto di vista motorio. Eravamo stati in vacanza ma solo quando ero incinta. Dato che la metà-della-mela dovrà iniziare le terapie presto, ci siamo decisi a partire almeno qualche giorno. Peccato però che il remake del diluvio universale ci abbia costretti a un rientro anticipato.


L'esperienza per quanto breve ci ha insegnato, a tutti e tre, diverse cose.
Il Piranha ha imparato:
  • A salire le scale da soli. Se il gradino è alto prima appoggio le mani e poi salgo col sederotto all'insù, altrimenti salgo disinvolto un piede per volta.
  • A scendere le scale se davanti al gradino c'è spazio abbastanza per recuperare l'equilibrio, dato che scendo a gamba tesa e dopo devo fare due o tre passetti di assestamento.
  • A chiamare mamma o Babbo se i sopracitati gradini sono troppo alti e stretti e io mi pianto in cima come un gatto sull'albero. L'unico tentativo di scendere da solo simili scalinate impervie ha prodotto un bernoccolo grosso come un albicocca.
  • A salire sul divano, purché non sia troppo alto. A casa adesso lo faccio sempre, e quando è l'ora della merenda o quella dei cartoni(mattina e cena)mi arrampico e poi mi siedo soddisfatto con i piedini incrociati.
  • A dare da mangiare a gattini e cani estranei, con calma con cautela, e che divertimento!
  • A correre dietro a un pallone più grande di me su un bel prato, che se mi fossi ricordato la mia carriola verde fiammante mi ci sarei divertito il triplo.
La mamma e la Metà-della-Mela hanno imparato che:
  • Portare al ristorante un bimbo stucco come lui e pretendere che mangi qualcosina, sia pure pasta scondita e tagliuzzata, è un po' troppo presto. Si ottengono lagne, pianti e digiuno, oltre al rifiuto anche delle cose che gli piacciono. Meglio optare, come abbiamo fatto, per un appartamentino con cucina, come abbiamo fatto.
  • Non ti puoi distrarre neanche un millesimo di un centesimo di una frazione di secondo. Mai.
  • Ci si commuove quando la nonna gli mette in mano un fiorellino e lui te lo porta.
  • Non ha paura di niente, è un avventuriero e un esploratore.
  • Ha imparato da solo una nuova parola e la usa anche in modo appropriato con risultati imbarazzanti: "Puppa!"
  • Odia farsi fotografare.
  • Soffre il mal d'auto:portarsi sempre dietro un cambio d'abito quando si affrontano le curve montane anche se il periodo delle boccate è finito. Recuperare quella buona vecchia abitudine.
  • Che è bellissimo vederlo correre e giocare e vorresti che fosse sempre felice così.