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Di sole, mare, incontri e lounge bar

E' una verità universalmente nota, un assioma che non ha bisogno di dimostrazione, un fatto empirico e incontrovertibile.
Quando, in autunno e primavera, e anche in inverno, spunta il sole e le temperature si alzano, la popolazione tutta si riversa gioiosa lungomare. Un lungomare che finalmente è solo nostro, non come in estate, quando siamo invasi dall'orda unno-turistica. Ovviamente parlo di noi, paese affacciato sul tirreno:difficile rispettare questo dogma se vivi a Belluno. E siccome anche se sembra un grande paese, quasi una cittadina, in realtà ha ancora pretese da borgo contadino, ecco che è matematico che incontri qualcuno che conosci. Come andare in Coop sotto Natale.
I bambini poi sono come le lucertole:al primo raggio di sole, sbucano tutti dalle tane.

Ieri ho portato a spasso il Fagiolo, vista la bella giornata. Da quando ho lui sono diventata una camminatrice che odia la macchina. Punto primo mi piace che respiri un po' d'aria aperta, punto secondo la procedura per entrare e scendere di macchina è fastidiosa. Uscire poi è rigenerante anche per me. Se non altro ho un buon motivo per truccarmi e pettinarmi come si deve. Ma insomma...fatti dieci metri, primo incontro. Mamma di due(una quattro e una due anni, circa). Due creature di rosa vestite e dai ricciolini fittissimi e biondi. Festose. Mi hanno vista due volte, e mi corrono incontro ridendo. Guardano il Fagiolo e gli ridono cercando di toccarlo. Chiacchiere. E' bello chiacchierare con qualcuno che almeno non si limita a dei Gu, dei Ghi, e dei Aah!...Si riparte.

Altri dieci metri, secondo incontro. Zia di secondo o terzo grado della Metà-della-Mela. Come va, ma com'è cresciuto, ma quanto è bello, siete stati proprio bravi! Frase che mi lascia sempre perplessa. Ringrazio, ma mi lascia confusa. La bellezza, e purtroppo anche la salute, di un neonato, sono un po' come il totocalcio. Mica sei bravo se centri la schedina, hai solo culo.

Si riparte. Mi fermo per rispondere a un sms, e terzo in contro. Estranea di circa settant'anni con massa di capelli rosso rame, occhialoni glitterati e otto chili di fondotinta sul viso. Mah. Che vuole? Aah, i soliti complimenti. Fatidica domanda:
Quanto tempo ha?
Quasi cinque mesi.
Eh, la mia nipotina ha un anno.
Ehm, bene...
Inizia ora a gattonare, guardi, non me ne parli, non è un po' tardi?
Ma no, non si preoccupi, si cammina tutti prima o poi(Ma a me che cavolo interessa?)
Ma come è bello! E' così bello che sembra una bambina!
...(Cioè, perché? I neonati maschi devono per forza essere delle ciofeche inguardabili? Non la capisco, 'sta frase, e me la ripetono in continuazione!)
Fortunatamente il Fagiolo inserise il suo sensore di movimento, si accorge che siamo fermi e inizia a dare chiari segnali di impazienza.
Si riparte.

Quarto incontro( basta, più che una passeggiata sembra una gara a tappe!)Madre di un mio vecchio amico d'infanzia. Facciamo due parole anche con lei, che almeno è simpatica.

Quinto incontro, collega mamma del corso preparto, soprannominata Mamma-del-Bambino-Lungo:giuro, ha due mesi meno del mio, e quando l'ho visto la prima volta, che aveva dieci giorni, era lungo quasi quanto il Fagiolo. Altre chiacchiere. Lei disperata perché non dorme assolutamente mai di giorno, e non riesce nemmeno a pranzare, e in più ha problemi di intestino(il Watusso, non lei.) Io che gongolo e le racconto dei miei successi:le ultime notti sono state accettabili(devo fare un regalone alla Pediatra-Glamour!), mi sono alzata sempre tre o quattro volte, netto miglioramento.

E chiudiamo la giornata. La metà-della-Mela mi ha raggiunto, e assieme siamo andati tutti e tre al porticciolo, luogo per nababbi. Il negozio meno caro lì è quello della Rolex, il ristorante propone pizze con prezzi maggiorati di almeno tre euro, le barche ancorate sono tutte lunghe almeno venti metri, la gente lì ha i tacchi a spillo anche la mattina alle quattro, e il bar non è un bar ma un lounge bar-enoteca. Entrare lì dentro con le scarpe da ginnastica sporche di sabbia umida, lui vestito da lavoro con i pantaloni blu da operaio e una vecchia maglietta, e chiedere solo una bottiglietta d'acqua minerale con un bicchiere e un cucchiaino per abbeverare il Fagiolo oppresso da singhiozzo ...ha un suo perché!

6 commenti:

Unknown ha detto...

Ha tutto il suo perchè.
Nonostante tutto comunque, bellissimo racconto di bellissimi momenti...!

Airin ha detto...

Grazie! Vista la faccia del barista(si chiama barista anche quello di un lounge bar?)meditiamo di tornarci presto! Magari in inverno, quando scarpe e passeggino prsenteranno segni di fango...

sonia ha detto...

leggere le tue " avventure con il Fagiolo" è un vero spasso !!! mitica !! ;)

Airin ha detto...

Grazie Sonia!^^

CosmicMummy ha detto...

bel racconto... bisogna uscire più che si può. soprattutto col bel tempo, soprattutto se il sole diventa sempre più raro, data la stagione.
condivido il fastidio di prendere la macchina.
e anche a me dicevano che era così bello che sembrava una bambina... non l'ho mai capita!

Airin ha detto...

Già, chissà che significa...

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