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Trenta giorni

Auguri Fagiolo, oggi hai un mese di vita. , quattro settimane sono finite sabato scorso, ma noi consideriamo trenta giorni.
Trenta giorni.

Sei cresciuto a vista d'occhio. Dal giorno della dimissione a martedì scorso hai preso più di un chilo, chissà domani alla pesata che cosa scopriremo. L'ostetrica guarda la bilancia sbalordita ogni volta, e io e te ci facciamo grosse risate.

Hai iniziato a fare versetti. Ovviamente non vere e proprie prove di suoni e sillabe, saresti davvero un genio altrimenti. Ma fai "Gu" e "Ghi" e "Eeeh", senza piangere, con gli occhi spalancati, e quella vocina così tenera che mi sento balzare il cuore in gola ogni volta.

Tieni su la testa già abbastanza bene. Quando sei bocconi sul fasciatoio spesso la tiri su e la tieni ferma, per diversi secondi. Senza barcollare. Che bravo che sei.

Ci vedi. Forse non bene e non lontano, ma adesso guardi. Guardi me quando ti allatto, guardi il pupazzo che hai nella carrozzina, e hai proprio lo sguardo vispo, per citare Nonno A.

Abbiamo scoperto ieri che già brami gli spazi ampi. Sdraiato sul lettone, te ne sei stato lì quieto un'oretta, a fare versetti e a provare a girarti di fianco da solo, cosa che ti è riuscita benissimo.

Insomma, sei cresciuto.
Sei cambiato un sacco.
Sembra ieri l'attimo in cui sei scivolato fuori dal mio corpo: ancora adesso, quando chiudo gli occhi per dormire è la prima e l'ultima immagine che mi passa dietro le palpebre.
Eppure sembra anche che sei con noi da sempre. La vita prima di te è vaga e nebulosa. Mi manca, ma solo ogni tanto e per certi aspetti.

Auguri per i tuoi trenta giorni.

Venuta al mondo

Mercoledì 26 maggio vado a fare il tracciato, e mi trovano la pressione alta e il liquido leggermente più basso. Decidono di ricoverarmi il giorno dopo.
Passo la giornata di giovedì sotto osservazione in ospedale:ero un po' frustrata, perché la mia gine mi aveva fatto ricoverare con l'idea di indurre il parto, invece poi non se ne è fatto di nulla. Una giornata lunghissima:ero arrivata in ospedale con l'idea che avrei avuto presto il mio Fagiolo in braccio, invece...

Venerdì il ginecologo di guardia la mattina, al suo giro di visite, mi vede ancora la pressione alta e mi fa:"O che la teniamo a fare qui? Direi che lei è una candidata per l'induzione!"(Ero a 40+4). L'avrei baciato.
Detto, fatto.Nel giro di mezz'ora ero di nuovo in camera dopo l'applicazione del gel.
La giornata passa tranquilla.
Verso sera inizio ad avere dolori di schiena abbastanza forti e frequenti. Mi fanno il tracciato, ma risultano poche contrazioni. Io provo a spiegare loro che sto male e che qualcosa non quadra:negli altri tracciati, quando venivano registrate contrazioni anche più forti, non avevo dolore, invece in quel frangente sì, eccome. Ho pensato avessero tarato male la macchina, o forse col fatto che i dolori erano tutti alle reni non li registrava...chissà. Vorrei mi dessero più ascolto. Se ti dico che sto male, anche se sono una povera primipara inesperta, assecondami. Dammi un minimo di fiducia.
Mi spediscono a fare una doccia calda e a dormire, e la Metà-della-Mela a casa.
Cambia il turno, è passata un'ora e io sto sempre peggio. Dormire, come no. A ogni contrazione mi accovaccio accanto al letto come se dovessi deporre un uovo. Poco dignitoso, ma tant'è. Funziona.
Non reggo più, emergo tipo zombie dalla camera e chiedo dell'ostetrica.
L'ostetrica che è arrivata si decide a visitarmi:tre cm, si va in sala travaglio. E' mezzanotte circa.

Sinceramente ricordo che i dolori erano molto intensi e ravvicinatissimi, non riuscivo a rilassarmi tra una contrazione e l'altra. L'ostetrica-angelo mi massaggia la vita e mi insegna a ruotare il bacino. Non ce l'avrei fatta senza di lei.
Arriva la Metà-della-Mela e i massaggi li fa lui. Deve aver guidato a ottocentoventi km orari, è arrivato in un lampo. Speriamo non ci fossero autovelox.

I massaggi funzionano per poco. Sto malissimo. Troppo ravvicinate, è tutto troppo veloce.
A un certo punto, ci viene l'idea:entro nella vasca a idromassaggio. Per il dolore non fa molto, ma se non altro le distanzia leggermente, riesco a riprendere fiato tra l'una e l'altra.
Il tempo cessa di aver significato, e addirittura sonnecchio tra una contrazione e l'altra. L'unico segno per me del tempo che passa è il fatto che ogni 15 min la Metà-della-Mela mi dosa l'Apermus.

La dilatazione è rapidissima.Sento l'impulso di spingere già a 6 cm, e ovviamente non posso farlo. Trattenersi è la cosa che ricordo mi ha fatto più male.
Ci siamo, arrivo a 10 cm.
L'ostetrica mi invita a far pipì. Penso:"Ma che, stai scherzando? Dove è la telecamera? Non ci riuscirò mai!". Infatti. Mi mette il catetere.
Poi mi rompe le acque, e finalmente posso spingere. Che sollievo.Fisicamente e mentalmente. Spingere non fa male come credevo, fa stare bene. Non ne potevo più di trattenermi.

Ci trasferiamo in sala parto, trovo la sedia con i poggia piedi e soprattutto le maniglie molto più comoda e utile. Le maniglie sono la mia ancora, non vorrei staccarmi neanche per accarezzare i capelli di mio figlio che spuntano. Avevo la sensazione che se l'avessi fatto avrei perso il controllo del respiro, delle spinte, delle energie. Che madre snaturata, avrà pensato l'ostetrica-angelo:
"Signora, spuntano i capelli, li vuole toccare?"(Con sorrisone)
"NO!"(Voce tipo troll di montagna)

Spingo, e spingo bene, ma non esce. C'è un giro di cordone intorno al collo. Non ci passa.
Episiotomia. Non sento nulla, giuro, né l'anestesia né il taglio. Sentirò dopo quando mi cuciranno.
Fatto il taglio, in due spinte è fuori. Un sollievo infinito. Una gioia profonda. Una sensazione primordiale indescrivibile. Sono le 4:12. Quattro ore, direi che mi è andata bene per una primipara. Tutto è stato veloce ma molto intenso. Doloroso. Sarò una che regge poco il dolore, ma ricordo bene che stavo malissimo.

Me lo mettono addosso, fradicio, rugoso e sporco. Ha un odore strano. E' bellissimo. Piange, ma non troppo. La Metà-della-Mela si mette a piangere, io rido a occhi asciutti. Le lacrime arriveranno ore dopo, in camera.

Vedo le stelle quando mi controllano l'utero dopo l'espulsione della placenta, e quando mi ricamano.
"AAAH! Ma siete sicuri di avermi fatto l'anestesia?"
"Ma certo signora..."
"No perché io sento tutto..."

Tutto sommato, un parto regolare. Ad altre è andata molto peggio.

Somiglianze

Il gioco delle somiglianze è iniziato appena sei venuto al mondo.
Nudo, sporco e bagnato, pieno di capelli neri e con l'incarnato scuro(, eri cianotico in realtà ma in quel momento non lo realizzavo...)eri il ritratto del tuo babbo, tanto che mi son girata e gliel'ho proprio detto:"Metà-della-Mela, mica avrai dei dubbi spero..."
E mentre ti facevano il primo bagnetto, il tuo babbo ti ha guardato e si è messo a ridere:"Ha davvero gli alluci come i miei!"(Uno dei miei più grandi incubi...Consoliamoci, è un maschio. Una femmina coi piedi di Eta Beta sarebbe stata condannata...)

Poi hai iniziato a crescere. A vista d'occhio. Invece di riprendere il peso della nascita in 15 giorni, lo hai superato di 600 grammi. In due settimane di grammi ne hai fatti più di 800(Nonno A dice che ho il latte di balena...). Eri uno scricciolo, e hai iniziato a riempirti:le guanciotte, le cosce, le braccia. E tutti appena ti vedono hanno iniziato a dire:"Ti somiglia un sacco." Ma dove? Io continuo a vederti uguale al babbo.

E hai un neo. Uno solo. Io sono piena di nei, forse somiglierai a me e al nonno A. Sul braccio, appena sopra il gomito. Mi fa strano, credevo che i neonati non avessero nei. Chissà perché.

E hai quel lieve incavo sullo sterno proprio come la Metà-della-Mela. Mi ha fatto una tenerezza infinita scoprirlo mentre ti cambiavo. Sei uscito dal mio corpo e ti sento mio, ma con quella buchetta e quegli alluci ti sento anche suo. Non è meraviglioso?

Problemi di comunicazione

Io e il Fagiolo abbiamo seri problemi di comunicazione.
Certe volte piange e urla tutto il giorno e non riusciamo a capire cos'ha. Mangia, è pulito, ha fatto ruttini e anche cacca e pipì, è cullato e vezzeggiato, eppure piange non stop per ore ed ore, e non sembra mal di pancia. Mah.

Certe volte vorrebbe la tetta ogni due ore, mentre di solito ne passano tre o quattro, e altre volte dorme anche cinque o sei ore di fila. Capire quando piange per fame quindi può essere difficoltoso certe volte. Anche se stiamo imparando a riconoscere il tipo di urla e altri piccoli indizi:se ti si attacca a un braccio o a un dito e succhia tipo idrovora, , facile che sia la fame.

Questi ultimi due giorni poi sembra non bastargli una tetta, e dopo un po' che se ne sta lì a ciucciare ma senza ciucciare davvero(cioè non inghiottisse quindi non tira, in pratica usa la mia tetta come ciuccio) si arrabbia:ma se tirasse di latte ne verrebbe ancora. Se però lo passo all'altra tetta riprende a succhiare e inghiottire. Che ha? Mah.

Instaurare una routine è impossibile, proprio perché non ha orari precisi:si possono solo fare ipotesi su quanto tempo dormirà tra una poppata e l'altra:dalle due alle quattro ore tutto è lecito.

Eh, mi sa che i tempi dell'assestamento non sono finiti. E da domani sarò sola tutto il giorno, visto che la Metà-della-Mela torna a lavoro. Sento un brivido...

29 maggio 2010

Alle ore 4:12 del mattino il nostro Fagiolo è venuto al mondo.

Trovo solo ora due minuti per accendere il pc. Sono stata un po' sopraffatta dagli eventi, una volta tornata a casa. Crisi di panico e isteria, ma anche un senso di appagamento totale, di felicità perfetta. Tutto mi sembra una sfida spaventosa, a momenti, mentre in altre occasioni non mi lascio turbare nemmeno dalle crisi di pianto da aria in pancia e riflusso più nere. Viviamo alla giornata, e io, la Metà-della-Mela e il Fagiolo stiamo cercando di prenderci le misure a vicenda, di assumere dei ritmi e imparare a conoscerci. Ci sono giornate storte e altre migliori, ma ehi, è talmente poco tempo che siamo in tre...miglioreremo senz'altro. Pensiamo positivo. Pensiamo alla gioia che mi da' guardarlo. Cavolo, l'ho fatto io? Davvero? Wow.

A presto per il racconto del parto, e anche due parole sull'allattamento e il rooming-in...